Il Cammino delle Dolomiti
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Da Candide alla Val Visdende

ITINERARIO N. 18 - CANDIDE / VAL VISDENDE

Si parte dalla chiesa di S. Maria Assunta di Candide, con la vicina chiesetta di S. Antonio abate; ci si dirige quindi verso Sega Digon, lungo la strada asfaltata, in discesa e qui giunti, poco dopo un capitello, si imbocca la strada sulla sinistra, seguendo le indicazioni per la Chiesa dei Caduti di Cima Vallona che si raggiunge dopo un tratto di leggera salita che offre un bel panorama sulle Crode dei Longerin.
Subito dopo la chiesa si trova un bivio in cui si deve imboccare la strada a destra, seguendo le indicazioni per Costa e superando, poco dopo, un ponticello; la strada prosegue in saliscendi nel bosco fino a giungere a Costa, dove il panorama si apre sul gruppo del Popera e sul Comelico Superiore (Padola, Candide, Casamazzagno); attraversato tutto il paese, con la sua chiesa, si imbocca la strada che prosegue in piano verso Costalissoio (non ci sono indicazioni, ma è difficile sbagliare), che si raggiunge dopo circa mezz'ora; poco prima dell'entrata in paese si può ammirare il panorama verso Danta, con l'Antelao e le Marmarole; dalla piazza principale, con la chiesa e il bel campanile, si esce dal paese, dirigendosi verso Costalta, in leggera salita e raggiungendo poco dopo il Bar Ristorante "La Baita", da cui si vede bene S. Stefano di Cadore, nel fondovalle; si continua quindi in costa, godendo del panorama su Campolongo e S. Pietro di Cadore e giungendo infine a Costalta.
A Costalta si consiglia di girare un po' per il paese per visitare, oltre alla chiesa, le numerose case che espongono statue in legno; attraversato tutto il paese, si imbocca la strada che porta verso forcella Zovo, passando inizialmente per località ricche di fienili, con numerosi segni della religiosità popolare (crocifissi, capitelli). Dopo aver incontrato lungo la strada una piccola area di sosta per pic-nic, si inizia a salire verso forcella Zovo; lungo la salita si incontrano altre cappelline, una all'incrocio con il sentiero CAI 157 e un'altra appena prima del rifugio Forcella Zovo e subito dopo il bivio per il sentiero CAI 158.
Superati il rifugio e la forcella, si inizia la discesa per la carrareccia nel bosco, inizialmente non asfaltata; senza possibilità di errore si prosegue fino a incontrare l'Albergo Miravalle e, poco dopo, l'agriturismo Pra della Fratta; qui la strada spiana e il panorama si apre su tutta la Val Visdende e sul Peralba; si continua quindi in piano fino a raggiungere l'agriturismo Casera Pra Marino; da qui, se lo si desidera, invece di proseguire lungo la strada verso la Locanda Alpina, si può raggiungere direttamente, attraverso un sentiero tra i prati, la chiesa della Madonna della Neve a Pra Marino, visitata da Giovanni Paolo II.



DA VEDERE


o La Chiesa dei Caduti di Cima Vallona ricorda i quattro militari morti nel giugno 1967 a causa di un attentato terroristico compiuto da separatisti sudtirolesi, che colpirono in territorio bellunese.
o Splendida la visione che appare prima di Costa, aperta sul gruppo del Popera e su tutto il Comelico Superiore, con vista su Padola, Candide, e Casamazzagno.
o Verso Costalissoio panorama su Danta, territorio visitato da Papa Benedetto XVI in soggiorno estivo.
o Costalta è centro culturale di primaria importanza, noto per le svariate produzioni letterarie nella locale parlata ladina: una ricchezza linguistica che merita di essere conosciuta anche dal turista.
o Dopo Pra della Fratta il panorama sulla Val Visdende lascia senza parole, di fronte al pianoro di prati verdi e boschi, chiusi dalla piramide bianca del monte Peralba, dove sono le sorgenti del Piave. Le creste a nord segnano il confine con l'Austria.
o A Pra Marino, dov'è la chiesa della Madonna della Neve, papa Giovanni Paolo II celebrò una messa che è rimasta nel cuore dei Cadorini.

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